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Settimana della matematica
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Brescia, dal 12 al 20 aprile 2010
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Citazione matematica del giorno:
Carl Benjamin Boyer (1906-1976), Storia della matematica.
Molte civiltà antiche condividevano vari aspetti della numerologia, ma
i pitagorici portarono il culto del numero all'estremo, basando su di
esso la loro filosofia e il loro stile di vita. Il numero uno,
sostenevano, è il generatore di tutti i numeri ed è il numero della
ragione; il numero due è il primo numero pari, o femminile, ed è il
numero dell'opinione; tre è il primo vero numero maschile, è il numero
dell'armonia, perché è composto di unità e diversità; quattro è il
numero della giustizia o del castigo, e indica la resa dei conti;
cinque è il numero del matrimonio, composto dal primo numero maschile
e del primo numero femminile, sei è il numero della creazione. Ogni
numero aveva i suoi particolari attributi. Il più santo di tutti era
il numero dieci, la tetractys, perché rappresentava il numero
dell'universo, dato che includeva la somma di tutte le dimensioni
possibili. Un punto è il generatore delle dimensioni, due punti
determinano una linea di dimensione uno, tre punti (non allineati) un
triangolo, con un'area a due dimensioni e quattro punti non complanari
determinano un tetraedro, di dimensione tre; la somma dei numeri che
rappresentano tutte le dimensioni è dunque dieci. È un tributo pagato
all'astrazione della matematica pitagorica il fatto che la venerazione
per il numero dieci evidentemente non fosse suggerita dall'anatomia
della mano o del piede umano.
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